Risanare la terrazza senza demolire i pavimenti
A volte è sufficiente qualche goccia per creare un problema condominiale. Se la goccia è al posto sbagliato, se ad esempio si tratta di una infiltrazione che attraversa il cielino del balcone, il proprietario sottostante può tranquillamente reclamare.
Anche perché, goccia dopo goccia, il fastidio può aumentare e si possono determinare veri e propri danni meritevoli di tutela legale.
I primi problemi sono di natura estetica, per le macchie che si formano a soffitto. Se poi il fenomeno prosegue si può staccare l’intonaco e, col tempo, l’umidità può determinare l’ossidazione dei ferri della soletta in cemento armato, con conseguente distacco del copriferro e messa a nudo delle armature metalliche.
Qualche goccia incontrollata, col tempo, può determinare veri e propri problemi strutturali.
Le cause delle infiltrazioni
Il proprietario del balcone sovrastante, ovvero dell’unità dalla quale si accede al balcone incriminato, può anche non accorgersi di nulla. Spesso infatti le infiltrazioni avvengono attraverso micro fessure presenti nelle fughe del pavimento, impercettibili ad occhio nudo. Basta una piccola dilatazione strutturale, un cedimento, oppure un urto, per creare piccole vie d’ingresso per l’acqua meteorica che poi, una volta entrata, trova pazientemente la sua strada per attraversare l’intera struttura.
Nel caso di vecchi balconi, infatti, non sempre è presente la carta catramata e, se anche c’è, è facile che abbia perso le sue caratteristiche elastomeriche, creando punti di permeabilità.
Le guaine impermeabili trasparenti
È chiaro che, per qualche goccia, è difficile convincere il proprietario a rifare l’intero pavimento del balcone. E, anche con tutta la buona volontà, si tratta di una decisione che richiede mesi (di questi tempi anche molti), perché occorre parlarne con l’Amministratore, che valuterà se gestire l’iniziativa a livello condominiale.
Per tamponare il problema si può intervenire mediante appositi “protettivi impermeabili trasparenti”, formati da resine acriliche speciali che possono essere applicati a pennello o a rullo direttamente sulla pavimentazione. Si tratta di composti chimici liquidi (e trasparenti) che, una volta asciutti, formano una pellicola gommosa, tenace ed elastica, (in gergo “antigoccia”) che riempie pori e piccole crepe del pavimento resistendo a lungo alle intemperie.
Non sempre è una soluzione definitiva ma, se ben applicata, può risultare efficace, in attesa di decidere come fare una volta per tutte.
Se poi si ripete il trattamento ad ogni stagione, meglio a inizio autunno, si può andare tranquillamente avanti così per qualche anno. La spesa è minima, pochi centesimi di euro a metro quadrato.
Modalità di applicazione
Le modalità di applicazione sono estremamente semplici e si prestano anche per il fai da te. È sufficiente pulire bene le superfici asportando ogni residuo di polvere e poi stendere a rullo o a pennello il preparato sulla superficie perfettamente asciutta, in più mani, a distanza di qualche ora l’una dall’altra.
Il trattamento può risultare efficace non solo per l’impermeabilizzazione dei balconi, ma anche per lastrici solari e, più in generale, per balconi, ballatoi, piastrellati e anche per coperture con calcestruzzo a vista.
I vantaggi derivano sicuramente dalla semplicità di applicazione e dall’economicità.
Gli svantaggi sono legati alla provvisorietà della soluzione e al fatto che si tratta di preparati chimici non sempre traspiranti, la cui compatibilità per gli specifici usi deve essere valutata da un tecnico esperto.
Esistono in commercio varie aziende che producono questi prodotti, ciascuna delle quali fornisce specifiche istruzioni d’uso, alle quali occorre fare riferimento per la corretta applicazione e per la tutela della salute degli operatori.