Le nuove formulazioni del TUE legano le tolleranze costruttive ai parametri delle singole unità immobiliari, tagliando fuori i “beni comuni” condominiali, ai quali le più alte percentuali del Salva-Casa potrebbero non applicarsi.
Il decreto Salva-Casa fissa margini di tolleranza più ampi entro i quali non si verifica alcuna violazione edilizia ma genera dubbi sull'applicabilità delle nuove soglie.
Quando il beneficiario dei bonus edilizi è un’impresa, come una società immobiliare, il criterio di competenza permette di “allargare” i tempi, fruendo dell’ecobonus e del sismabonus anche dopo il 31/12/2024.