Anche se nel 2025 l’aliquota scenderà al 65%, l’uscita di scena di alcuni bonus ordinari riaccenderà i riflettori sul Superbonus, almeno per i condomini. Per le villette sopravviveranno solo il Bonus “barriere” e il Bonus “casa”.
Per gestire i contenziosi che investono il settore, orientarsi tra i tempi di entrata in vigore delle oltre 30 modifiche al Superbonus è complesso ma decisivo. Il principio “tempus regit actum” regola i rapporti giuridici, e un adempimento oggi necessario può non esserlo stato in precedenza.
Se i lavori migliorano energeticamente e sismicamente le parti comuni di un edificio, si può fruire della versione “congiunta” di Ecobonus e Sismabonus, ovvero del cosiddetto Ecosismabonus. Ad esso si possono cumulare i bonus relativi alle singole unità.
Una recente sentenza di Cassazione chiarisce che il proprietario che appalta i lavori a un’impresa che gli provoca dei danni, può chiedere il risarcimento anche se ha già effettuato il recesso.
I crediti maturati su lavori non conclusi al 31 dicembre possono essere oggetto di sconto in fattura o cessione al 110%, almeno per le spese certificate nel 2023.