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Se una ristrutturazione pesante viene erroneamente qualificata come manutenzione straordinaria, il titolo edilizio presentato non è valido, con conseguenze sulla corretta spettanza delle detrazioni.

Il decreto legislativo 87/2024 introduce una sanzione simbolica di 250 euro per gli errori meno gravi.

Realizzare opere diverse da quelle previste nei progetti è consentito anche in caso di Superbonus, ma la variante della CILAS a fine lavori apre dubbi su come produrre correttamente le asseverazioni nelle fasi intermedie.

Se qualcosa va storto l’ordinamento italiano offre ai proprietari e ai costruttori vari strumenti per far valere i propri diritti, utili per accertare gli aspetti tecnici e per evitare una causa.

La direttiva Case Green dell’Unione Europea prevede un miglioramento energetico degli edifici con finanziamenti a cittadini e imprese per la ristrutturazione. È quello che si voleva ottenere con il Superbonus. L’Italia deve presentare un piano entro fine 2025. Ma quel prevedente non gioca a favore. E le varie agevolazioni fiscali stanno terminando.

Le unità pertinenziali aumentano il tetto di spesa detraibile, ma il fatto che siano state frazionate prima dell’intervento richiede alcune verifiche per evitare contestazioni future.